mercoledì 27 gennaio 2016

Le omissioni di Renzi su caso Banca Etruria

Anche oggi Matteo Renzi ha ben recitato al Senato durante la discussione al voto di sfiducia contro il governo presentata da Forza Italia e Lega nord e M5S per lo scandalo Etruria . 
Tuttavia ha lasciato scoperti tre argomenti importanti sulla vicenda che ha messo il ministro Maria Elena Boschi al centro delle ultime polemiche sul conflitto di interessi. Renzi ha per esempio evitato di fare cenno ai legami tra i vecchi vertici dell'istituto aretino, tra i quali Pier Luigi Boschi, ed esponenti della massoneria come Flavio Carboni. Il premier poi non ha speso neanche una parola nei confronti delle migliaia di correntisti truffati, soprattutto anziani, dalle banche commissariate dal suo governo con le obbligazioni subordinate. Se quelle persone rivedranno almeno in parte i risparmi di una vita persi al momento resta un mistero, almeno stando alla posizione del governo oggi al Senato. 
E poi ultimo argomento evitato da Renzi, ma non meno importante, è stato quel dettaglio contenuto nel decreto 180/181, il famoso Salva-Banche, che di fatto costituisce uno scudo legale per gli ex amministratori e l'impossibilità, per azionisti e obbligazionisti truffati, di rifarsi nei loro confronti. Renzi ha cercato di dimostrare la trasparenza del governo con l'azione di Bankitalia nei confronti del padre del ministro Boschi, non certo un'azione voluta dal suo governo e della quale nulla c'entra l'azione dell'esecutivo. Lo scudo però resta, così come il silenzio del premier.

domenica 4 ottobre 2015

La porno-riforma incostituzionale

Tra canguri saltellanti e violazioni procedurali di altra natura zoologica, va in scena l'orribile spettacolo della "discussione della riforma del senato".
 Discussione? In realtà tempi e procedure sono dettate esternamente,   la farsa marsupiale  è una commedia extraparlamentare, in cui si aggira fuori dalle aule  un "commissario di governo" di mussoliniana memoria, come ha rivelato Calderoli, vero padre dell'emendamento Kociancich .
 A dire il vero c'è anche un altro fantasma che si aggira, stavolta al Quirinale , ed è molto più silenzioso, forse troppo. 
Il parossismo della volgarità è stato raggiunto nel pomeriggio di oggi 2 ottobre 2015, quando il capogruppo dei Verdiniani , Lucio Barani, fior di gentiluomo di socialista memoria (?) con tanto di garofano all'occhiello , rivolge insulti osceni nei riguardi della senatrice Barbara Lezzi, che certamente non ha meno diritto di lui di sedere sullo scranno del Senato di lui. È bagarre .
Si impone quale arbitro imparziale il Presidente del Senato, che come un giunco si piega ad ogni soffio del Ministro delle riforme: emendamento ammissibile sì , ammissibile no, voto segreto sì o no. 
Boschi conclude : abbiamo i numeri, sì quelli del circo .
Ps si è successivamente saputo che un altro senatore, verdiniano anche lui, Vincenzo D'Anna, si era espresso nei confronti delle colleghe M5s , con eloquenti e volgarissimi gesti. È l'Ala porno della maggioranza. * 

domenica 12 luglio 2015

Parlamento a geometrie variabili




È mai possibile che oggi, 12 luglio 2015 per  bocca di Guerini, vicesegretario Pd , dobbiamo sciropparci pantomime indigeste ? Parlare di maggioranza ampia per le riforme  costituzionali, con l'apporto di Denis Verdini, riedizione camuffata del patto del Nazareno, è assolutamente inaccettabile!
Questo parlamento a geometrie variabili, in cui l'elettorato non si riconosce più , continua a varare provvedimenti ingombranti ( jobs act, scuola, legge elettorale) e a rottamare le tutele con una maggioranza bulgara, costituita da poltronari tesi a completare la legislatura per ottenere il vitalizio! Il parlamento ormai è una girandola di nominati , una taverna di volta gabbana!! Ce ne siamo resi conto? Quanti cambi di casacca ci sono stati dal 2013 ad oggi?? Credo che i cittadini se ne debbano rendere conto. I nostri voti sono dispersi nello scouting , nel saltare di qua e di là .. 
E voglio ricordare ancora una volta che il vasto bacino di controriforme varate non era nel programma del Pd!! E il premier che ha scacciato in malo modo Letta (come risulta dalle agghiaccianti intercettazioni) non è mai stato eletto e governa con un premio di maggioranza dichiarato incostituzionale! 
E costoro con quale faccia e con quale mandato costoro osano mettere mano alla Costituzione, rottamata per mano della capacissima ministra Boschi? 
Per quanto tempo ancora dobbiamo sopportare questa deriva autoritaria? 
Solo la rete per la democrazia costituzionale  ha messo in atto un progetto operativo per eliminare l'orrendo Italikum, mediante  ricorsi in tutte le Corti di Appello e mediante referendum abrogativi che si terranno nei prossimi mesi. 
La sovranità deve tornare al popolo (art.1) prima che ne venga totalmente espropriato, in presenza di una Camera di nominati e un Senato di non eletti. Quello a cui stiamo assistendo è un golpe silenzioso, che sovverte i valori fondanti della Costituzione. Il capo dello Stato ne prenda atto. 

sabato 28 marzo 2015

La primavera del popolo

 Il pomeriggio del 28 marzo, in  una piazza del popolo punteggiata di rosso, colore del risveglio e della passione, va in scena la primavera dei diritti e della libertà :nasce dal basso il movimento voluto da Maurizio Landini, " coalizione sociale" , mentre bandiere di varie associazioni sventolano,  agitate da un un vento energico e sferzante  
Certo il segretario della FIOM , è il principale artefice e ideatore, ma stavolta gli attori siamo noi, il popolo , risvegliato dalla lunga narcosi in cui è piombato per circa venti anni, anestetizzato dalle tv e da altre sirene.  Il popolo, in cerca di una rappresentanza negata dal porcellum innanzitutto e da signori che, come il cd. Premier Renzi , non parlano con le parti sociali, come sottolinea il "pigro professorone" Rodotá, talmente pigro da trascinarsi sul palco con le stampelle, ma , ci spiega Landini, privilegiano interlocutori come Confindustria e la Bce.  Sotto lo stendardo di libertà e giustizia, rappresentata sul palco da Sandra  Bonsanti, ed issato nella piazza gremita dalla valorosa Marta, ritrova il suo pieno significato l'art.1 della costituzione: l' Italia è un paese democratico fondato sul lavoro, la sovranità appartiene al popolo . 
L'illustre signor Renzi, che nessuno ha votato né eletto,  ricordiamolo sempre , in un anno, mentre sta tentando di distruggere la seconda parte della costituzione, ha smantellato completamente l'art. 1. Cost. 
Voglio, a questo proposito, prendere a prestito le parole del nostro grande padre costituente, Oscar Luigi Scalfaro: "il lavoro è l'espressione più alta dell'uomo .la dignità della persona si collega ad un introito che la rende libera ed autonoma e fa si che possa affermare la sua dignità." Si, la dignità dei lavoratori, di avere pieno diritto un salario ed una rappresentanza è stato uno uno dei grandi temi affrontati: tra una slide ed un tweet si stanno affossando le tutele, racchiuse nello Statuto dei lavoratori, strappate con le lotte e talvolta con il sangue, in una fase di cambiamento, che, sottolinea Landini, in realtà è una regressione , un'involuzione della democrazia, mascherata da spot e da slogan pubblicitari, che com'è talvolta la pubblicità, sono ingannevoli. 
Certo, la primavera è appena sbocciata, il percorso di aggregazione sociale è solo all'inizio, ma ciascuno di noi che possieda un minimo di coscienza sociale ha il dovere di intervenire, per andare a costituire quella massa critica richiamata da Rodotà, essa solo in grado di fermare gli attacchi alla costituzione ed alle tutele faticosamente conquistate nel passato. 
Ogni italiano è il custode della Carta e deve farsi parte diligente per salvaguardarla: Landini cita una poesia di Neruda "ognuno prenda il meglio di sè e lo consegni alla lotta "

mercoledì 4 febbraio 2015

Il matta-day

Con un abilissimo ( lo ammetto ) coup de thèatre  avrebbe fatto impallidire Andreotti, Renzi tira fuori dal cilindro il coniglio bianco Mattarella. Con la mossa del cavallo ricompatta il Pd , liquida l'ex cav, rintuzza Alfano e manda in visibilio Vendola . Il centro- destra stordito si interroga , sbandando, sul suo futuro, mentre Fitto e gli altri falchi,  denigrano le scelleratezza nazarene e Brunetta grida a gran voce : niente  è come prima.
Ma, c'è un ma. Non vi è ombra di dubbio che l'elezione di Mattarella è stata un bel capolavoro politico,  ma quello che non si pondera bene è che ora il patto maledetto non è più nelle mani dei contraenti, ma del Capo dello Stato. Sta a lui giocare il ruolo di moderatore sulle scelleratezze incostituzionali targate boschi. La sinistra dem capeggiato dai bersaniani passerà all'incasso chiederà la modifica del l'italicum , con il ribaltamento del rapporto tra preferenze e capilista bloccati.
Il CDX è disintegrato dalla stessa mossa di Renzi è ex cav non è più l'interlocutore di prima . 
Gli scenari sono già cambiati e tutti ci auguriamo che il presidente Matterella non seppellisca proprio ora il suo ruolo di giudice della consulta che ha bocciato il porcellum  e ha dichiarato il parlamento illegittimo. 



sabato 24 gennaio 2015

Il super-canguro

Dopo il canguro nasce una nuova creatura geneticamente modificata: il super-canguro, un mostro creato nel laboratorio della ministra boschi , la donna che sussurrava a Verdini, per far fuori 35.000 emendamenti. Chapeau a chi lo ha scritto, che ha allo stesso tempo vergato un'altra delle pagine buie di quella che era una democrazia parlamentare e che nelle mani del trio renzi boschi verdini, con l'avallo di Napolitano si è trasformata in qualcosa di profondamente  e mostruosamente diverso un frankestein istituzionale , un orpello con il fisico della Boschi e la testa di Verdini , citando il senatore  D'Anna. Il tutto non senza gli ormai abituali oltraggi a leggi e regolamenti imposti dalla ministra. 
È il bello è che il porcellum non viene soppresso, anzi, implementato, e quindi non vengono superati i rilievi della Corte Costituzionale ! Di nuovo i capilista bloccati e una possibilità bluff di esprimere preferenze per le seconde candidature. 
La democrazia parlamentare è sempre più lontana .

lunedì 12 gennaio 2015

11 gennaio

Ricorre stranamente la data dell'11 per gli eventi straordinariamente sanguinosi. 
Ed è davvero impressionante, in questo giorno,  la marcia di 4 milioni di persone a Parigi in solidarietà alle vittime del giornale satirico charlie hebdo del giorno 7 gennaio. Fiumane umane che solcano le strade , silenzi composti e abbracci sinceri e solidali. 
Ma quello che colpisce di più è il ritrovato senso di Europa, quella vera che si declina nella fraternité , che proprio la Francia, sorella maggiore della democrazia ci ha insegnato. 
E allora sì, una nuova Europa è possibile, al di fuori della sordida e repressiva gabbia dell'euro. Un'Europa dove tutti gli europei si sentono fratelli spinti dal collante della lotta al fanatismo al radicalismo, alla violenza ed alla difesa della democrazia e della libertà  Non voglio spingermi nel difficile terreno delle disquisizioni sulla natura dell'Islam se cioè esista l'Islam moderato. 
Sono invece sicura che l'Europa dei popoli è vicina . È un nuovo inizio .