Il pomeriggio del 28 marzo, in una piazza del popolo punteggiata di rosso, colore del risveglio e della passione, va in scena la primavera dei diritti e della libertà :nasce dal basso il movimento voluto da Maurizio Landini, " coalizione sociale" , mentre bandiere di varie associazioni sventolano, agitate da un un vento energico e sferzante
Certo il segretario della FIOM , è il principale artefice e ideatore, ma stavolta gli attori siamo noi, il popolo , risvegliato dalla lunga narcosi in cui è piombato per circa venti anni, anestetizzato dalle tv e da altre sirene. Il popolo, in cerca di una rappresentanza negata dal porcellum innanzitutto e da signori che, come il cd. Premier Renzi , non parlano con le parti sociali, come sottolinea il "pigro professorone" Rodotá, talmente pigro da trascinarsi sul palco con le stampelle, ma , ci spiega Landini, privilegiano interlocutori come Confindustria e la Bce. Sotto lo stendardo di libertà e giustizia, rappresentata sul palco da Sandra Bonsanti, ed issato nella piazza gremita dalla valorosa Marta, ritrova il suo pieno significato l'art.1 della costituzione: l' Italia è un paese democratico fondato sul lavoro, la sovranità appartiene al popolo .
L'illustre signor Renzi, che nessuno ha votato né eletto, ricordiamolo sempre , in un anno, mentre sta tentando di distruggere la seconda parte della costituzione, ha smantellato completamente l'art. 1. Cost.
Voglio, a questo proposito, prendere a prestito le parole del nostro grande padre costituente, Oscar Luigi Scalfaro: "il lavoro è l'espressione più alta dell'uomo .la dignità della persona si collega ad un introito che la rende libera ed autonoma e fa si che possa affermare la sua dignità." Si, la dignità dei lavoratori, di avere pieno diritto un salario ed una rappresentanza è stato uno uno dei grandi temi affrontati: tra una slide ed un tweet si stanno affossando le tutele, racchiuse nello Statuto dei lavoratori, strappate con le lotte e talvolta con il sangue, in una fase di cambiamento, che, sottolinea Landini, in realtà è una regressione , un'involuzione della democrazia, mascherata da spot e da slogan pubblicitari, che com'è talvolta la pubblicità, sono ingannevoli.
Certo, la primavera è appena sbocciata, il percorso di aggregazione sociale è solo all'inizio, ma ciascuno di noi che possieda un minimo di coscienza sociale ha il dovere di intervenire, per andare a costituire quella massa critica richiamata da Rodotà, essa solo in grado di fermare gli attacchi alla costituzione ed alle tutele faticosamente conquistate nel passato.
Ogni italiano è il custode della Carta e deve farsi parte diligente per salvaguardarla: Landini cita una poesia di Neruda "ognuno prenda il meglio di sè e lo consegni alla lotta "