Vi ricordate quando studiavamo il diritto?No , non mi riferisco al diritto studiato solennemente nelle università nelle facoltà di giurisprudenza, ma a quelle semplici nozioni ed elementari nozioni impartite a scuola.
L'Italia è una repubblica democratica (parlamentare) basata sul lavoro.
Parlamentare ?
Lavoro?
Francamente non ne è rimasto più nulla. Renzi vuole colmare l'inerzia del predecessori cannibalizzando lo stato di diritto e la carta costituzionale. Questo spettacolo è andato in scena già più volte, a cominciare dalla prima forzatura, il voto di fiducia al governo, passando per la schifosissima riforma del Senato,fino ad arrivare all'ultima: l'ennesimo voto di fiducia sul job act, il più spregiudicato , tanto da far chiedere al senatore Vincenzo d'Anna, gladiatore di rilievo di questo triste epigone di seconda repubblica, l'indizione della maledizione del giorno 8 . L'8 agosto è stato strappato ai Senatori il voto sull'autodistruzione, l' 8 ottobre, l'estorsione si ripete con la delega Poletti.
La legge-delega è incostituzionale: infatti l.art.76 cost.prevede che la legge delega debba fissare i criteri ed i principi del decreti delegato a venire. Così non è , trattasi di una delega in bianco.
Ma il governo deve agire, deve far finta di fare, deve andare avanti, in questa sbornia di annunci, di proclami, stordimenti di slides. Ma, cito Walter Tocci, non si è mai cominciato a cambiare verso,abbiamo visto passi indietro non passi avanti. Con la riforma boschi gli elettori contano meno di prima. Con il Job Act si intaccano le garanzie per i lavoratori.
È così prosegue il deciso percorso di espropriazione della sovranità popolare e parlamentare che si era così bene manifestato nel ddl boschi, che si perpetua ingolfando il Parlamento di dl, infarcendolo di fiducia; la funzione legislativa non si esplica nella aule parlamentari, ma nella direzione pd, dove i dissidenti sono disonorati , irrisi ed infine espulsi. E l'art. 67 Cost.? La libertà di mandato? Risponde la costituzionalista boschi : in democrazia vince la maggioranza. Giusto! Ma la maggioranza di voti liberi!! Di persone libere di esprimersi, non di coatti dalla direzione Pd !
I padri costituenti avevano inserito la libertà di mandato proprio per impedire imposizioni!
E in tutto questo la minoranza pd discute , si spacca, si frantuma, ma salva il rottamatore con il volto di fiducia.
Tocci, per fedeltà alla ditta vota la fiducia allo sfascia carrozze, ma poi si dimette. Certo un voto dignitoso... Ma la fedeltà all elettorato??
Chi ha votato Renzi?
Chi ha votato l'abolizione dell'art.18?
Chi ha voluto lo sconquassamento della Costituzione?
La risposta è sempre la stessa: nessuno.
Tale argomentazioni potevano essere vane parole, ma si sono materializzate il 25 ottobre nella contrapposizione delle due sinistre, quella futuribile finta e radical-chic in camicia bianca della Leopolda nel loro garage chiuso di Firenze e quella in maglietta rossa in piazza San Giovanni: una scissione anche cromatica, osserva Cazzullo sul Corriere della Sera di oggi (26 ottobre).
Sul Job Act , la minoranza Dem, Civati Cuperlo Fassina (i reduci, come li chiama Renzi) promettono fuoco e fiamme, si asterranno sulla fiducia e voteranno contro il iob act.
E stavolta c'è da crederci è il gioco il futuro della sinistra, quella vera, mentre si staglia all'orizzonte un leader nuovo: Maurizio Landini. Le elezioni anticipate sono sempre più vicine.